Per acrobazie aeree si intendono tutte quelle manovre inusuali che hanno contemporaneamente sviluppo verticale e orizzontale, e che spesso sottopongono il pilota e l’aereo a elevati livelli di stress meccanico.
Questa disciplina è molto di più difficile di quanto questa definizione possa lasciare trasparire: non solo i piloti devono compiere in rapidissima sequenza gesti estremamente precisi senza poter contare su punti di riferimento esterni, ma devono anche riuscire a trasmettere a chi osserva un senso di armonia ed eleganza.
Il volo acrobatico è come una danza nel cielo in cui precisione, aggressività e dolcezza si fondono per dipingere con i fumi colorati la tela più grande al mondo.
Il coefficiente di difficoltà e spettacolarità sale vertiginosamente quando si parla di volo acrobatico in formazione, una specifica nicchia che ha le sue origini già negli anni della Grande Guerra in tutta Europa. Una formazione di più aerei permette manovre molto più complesse e suggestive. Un classico del repertorio di ogni squadriglia è il cuore, che viene disegnato in cielo da due (o più) aerei e che, spesso, viene a sua volta trafitto da un terzo.
Ogni squadra presenta poi delle manovre caratteristiche: le Frecce Tricolori, ad esempio, al termine del loro spettacolo dipingono il cielo con il tricolore più grande al mondo, lungo ben cinque chilometri; le coreane Black Eagles disegnano lo stemma della bandiera sudcoreana; le inglesi Red Arrows disegnano un grande “infinito” con la manovra chiamata “Infinity Loop”.
Bisognerebbe spendere molte più parole per rendere giustizia ad ognuna di queste pattuglie, per non parlare di tutte quelle qui non menzionate.
Ciò che le accomuna è l’incredibile abilità dei piloti, capaci di eseguire manovre molto complesse volando anche a pochi centimetri di distanza tra di loro, ma anche separazioni ed incroci spettacolari grazie ad una grandissima coordinazione, il tutto disegnando meravigliose figure in cielo, come dei pennelli.
I pennelli più veloci al mondo.