LA META E’ PARTIRE

Sogni un viaggio con zaino in spalla? Cerchi un’avventura vecchio stile all’insegna dell’improvvisazione e della spontaneità? Se trovi che gli alberghi siano comodi ma gli ostelli e le tende lo siano di più, stai leggendo l’articolo giusto! 

Ma viaggiare “au sac” può essere difficoltoso e spesso complicato, per questo ho deciso di proporre con questa rubrica qualche consiglio nato dall’esperienza mia e di altri abili viaggiatori.

1- ORGANIZZAZIONE.

Questi tipi di viaggi possono risultare molto spontanei, nati assecondando opportunità e curiosità del momento, ma senza un minimo di organizzazione non si va da nessuna parte. Innanzitutto bisogna delineare un percorso, quindi cartina alla mano e fantasia! Non puntate per forza ad una singola e precisa meta; lasciatevi la libertà di fermarvi in qualche luogo inaspettato lungo il tragitto. 

Spesso sono proprio le soste improvvisate che rivelano la vera essenza di luogo e che colpiscono di più. 

Un ottimo modo di viaggiare è in gruppi organizzati. “Avventure nel mondo” nasce come editoriale all’inizio degli anni ‘70 e ancora oggi propone gruppi autogestiti in giro per il mondo. Mette insieme le persone più disparate, che in comune hanno la passione per il viaggio, aiutandole a organizzare esperienze fuori dal comune.

2- STACCARSI DALLA MASSA.

Non è sempre facile e richiede un certo spirito di osservazione ma staccarsi dalla folla e allontanarsi dal tragitto tracciato col righello per i turisti si è dimostrato spesso il modo migliore per conoscere appieno una località. Comprendere lo spirito di un luogo è difficile chiusi dentro una struttura isolata, circondati da altri turisti. I musei sono splendidi e l’arte che contengono ha un’importanza monumentale, ma per vivere la città in cui si è bisogna uscire dopo un po’ e parlare con la gente del luogo. Fatevi suggerire posti non segnalati sulle cartine o da internet. Cercate le zone più sincere e stravaganti, ma…

3- OCCHIO A DOVE ANDATE!

Affinate il vostro spirito di osservazione. In luoghi che non conoscete non potete sapere cosa si cela dietro l’angolo della via. “Esplorare” è la parte più sincera di un viaggio ma allontanarsi dal tracciato è un’avventura nell’ignoto.