INTERNET: I NUMERI DELL’ INQUINAMENTO

Scrivere un messaggio, cercare qualcosa su internet, leggere le mail… sono tutte attività che da qualche decennio sono entrate con forza nella nostra quotidianità, tanto che spesso  non possiamo proprio farne a meno. 

Ma quello a cui talvolta non pensiamo è che anche queste attività inquinano. 

Quando usiamo dispositivi come il computer o il telefono non ce ne rendiamo conto, a differenza, per esempio, di quando accendiamo una lampadina: vediamo istantaneamente il risultato, ma non abbiamo la piena consapevolezza di cosa in realtà esso comporti.

E’ giunto ora il momento di chiedersi: in che modo inquina Internet? 

Internet inquina sotto vari aspetti. Tra questi il più vicino a noi è certamente la batteria del nostro dispositivo, che si consuma con l’utilizzo: secondo le stime, per la ricarica uno smartphone assorbe tra i 3 e i 7 Wh (wattora), quindi, ipotizzando una ricarica di due ore ogni giorno, il cellulare assorbirebbe dai 2 ai 5 KWh ogni anno. Questo discorso vale anche con gli altri dispositivi, come computer, tablet… 

I consumi della batteria però sono solo la punta dell’iceberg, infatti la tecnologia consuma molto, molto di più. 

Per leggere un articolo online, inviare un messaggio, guardare un video su youtube è richiesta una trasmissione di dati attraverso internet, in modo che il soggetto interessato possa visualizzare il contenuto sul suo dispositivo, operazione che richiede energia. 

Dal momento che un’immagine vale più di mille parole, quella sottostante dovrebbe esprimersi molto chiaramente.

Dopo aver appreso questi dati potremmo pensare di aver toccato il fondo, ma non è così. Se pensiamo che le attività elencate in precedenza producano il grosso dei consumi del mondo tecnologico, dobbiamo sapere che questa è solo la punta dell’iceberg.

Se un telefono portatile consuma relativamente poco, non si può dire lo stesso dei computer desktop. Questi ultimi infatti hanno dei consumi veramente fuori di testa: Senza entrare nei particolari, un computer desktop di un ingegnere industriale consuma fino a 700 Wh, ossia tre euro e mezzo ogni ora. In questo caso non si tratta solo di un consumo spropositato, ma anche di una spesa economica non indifferente.

Dopo aver trattato questi punti che ci riguardano direttamente in quanto singoli, vediamo alcuni esempi più in grande, sia per estensione che per cifre. 

Tutti noi usiamo quotidianamente motori di ricerca come Google e Firefox per consultare informazioni sul web senza farci problemi. Ciò a cui invece non pensiamo è che per trovare la risposta alla nostra domanda o, più semplicemente, per aprire il registro, il software deve cercare la pagina che desideriamo in mezzo a svariati miliardi di altri siti e innumerevoli informazioni, senza dimenticare che in migliaia di persone stanno usando il medesimo sito contemporaneamente a noi. Questo ovviamente richiede un grande quantitativo di energia per alimentare i server e gli archivi, molta più di quanto si potrebbe pensare. 

Anche se una ricerca consuma relativamente poco, circa 0,3 Wh, il grande utilizzo della piattaforma produce un consumo globale di ben 260 milioni di Wh.

L’ultimo dato che vi riportiamo riguarda un’attività che non è molto diffusa, ma che per la sua struttura è estremamente dispendiosa in termini energetici: parliamo della produzione di criptovalute, un mercato ancora giovane nell’economia globale. Poiché esistono varie monete virtuali, noi prenderemo come dato la più diffusa, il Bitcoin. L’estrazione di Bitcoin è un procedimento estremamente complicato che si può sintetizzare così: per generare un bitcoin un computer deve eseguire delle complicate sequenze di calcoli, detta “blockchain”. Per fare ciò è richiesto un macchinario molto potente, che di conseguenza richiede quantità di energia indescrivibili. Inoltre, a ogni bitcoin minato la catena per crearne uno nuovo diventa sempre più complicata, rendendo l’estrazione sempre più dispendiosa. Riguardo al consumo totale di questo sistema si trovano dati leggermente discordanti, ma si stima che la criptovaluta consumi ben 273 GWh al giorno, e che in un anno arrivi al folle valore di 100 TWh.

Dopo questo interessante viaggio attraverso i consumi invisibili di internet ci lasciamo con una domanda: abbiamo davvero bisogno di tutto questo?