IL NATALE
DEI NOSTRI NONNI

Se ci venisse chiesto di descrivere il Natale tutti noi parleremmo dell’albero, dei regali, di babbo natale e forse, eventualmente, del carattere religioso che si nasconde dietro questa festività; ma, prima che le tradizioni natalizie di tutto il mondo si influenzassero tra loro, come passavano il Natale i nostri nonni?
I simboli immancabili del Natale che conosciamo oggi sono frutto principalmente del secondo dopoguerra e dell’influenza di altre culture: l’albero di Natale, nonostante fosse in uso già circa dalla metà dell’Ottocento, assunse il suo carattere consumistico e di centralità solo con l’incontro con la cultura americana. I nostri nonni, prima della diffusione di quest’uso, erano soliti abbellire le case con grandi presepi e, ancora oggi, in diversi paesi e città questa usanza continua ad essere presente tramite esposizioni o gare.
Il Natale di oggi è caratterizzato dai regali, dagli addobbi, dalle luci e dai mercatini che ogni anno aumentano sempre di più sotto la logica consumistica del nostro mondo. Prima che questo meccanismo iniziasse, però, la magia del Natale era definita principalmente dal sentimento religioso; esempi efficaci di ciò sono che, prima della diffusione della figura di babbo natale, i bambini erano soliti ricevere i regali da Gesù bambino e che era tradizione partecipare alla messa di mezzanotte. Il significato religioso di questo giorno, con il passare degli anni, ha perso, di pari passo con la fede delle persone, la sua importanza, venendo scavalcato dall’atmosfera magica del Natale rappresentata dalla neve, dal tempo passato in famiglia e dalle vacanze.
I nostri nonni vivevano il Natale guidati da alcuni valori; noi, oggi, abbiamo trasformato il senso originario di questa festività grazie all’influenza di tradizioni e valori di altri popoli. La caratteristica del Natale che non è mancata nel corso degli anni, però, è la sua capacità di riunire le famiglie, emozionare le persone e portare gioia nelle città.