IL GIAPPONE DEGLI IMPERATORI

Dopo ben 2 anni di assenza torna il tradizionale appuntamento del GP di Giappone, nello splendido circuito di Suzuka (鈴鹿市). Fin da venerdì 7 ottobre si sono registrati numeri record di presenze, nonostante le condizioni meteo avverse. L’attesa e le aspettative sono alle stelle, trattandosi questo GP del primo concreto matchpoint per Max Verstappen, a cui basta semplicemente vincere la gara per aggiudicarsi il suo secondo titolo mondiale. Una consuetudine per l’appuntamento nipponico, che dal 1987 ha “coronato” molteplici “imperatori”, assegnando ben 11 titoli a piloti come Prost, Senna, Schumacher e Vettel. Per Max e Red Bull sarebbe quindi una vittoria tanto storica quanto simbolica, oltretutto nel GP di casa di Honda Racing, loro partner tecnico. La gara parte nel peggiore dei modi: la pista è colpita da una pioggia torrenziale e le auto faticano a tenere la strada. Dopo un grave ma senza conseguenze incidente di Carlos Sainz la gara viene sospesa, per essere ripresa solamente due ore dopo. Dalla ripartenza tutto procede senza grandi intoppi. Vince Verstappen seguito da Leclerc e Perez. Dal momento che, a causa dello sforamento del tempo limite la gara non è stata completata nella sua interezza i punti attribuiti sono dimezzati. Festa rimandata per l’olandese quindi? Tutt’altro. Durante le interviste post gara gli viene comunicato di aver appena vinto il mondiale, anche complice una penalizzazione al monegasco ferrarista. Tutti increduli: la gara non è stata disputata nella sua totalità, ma i punti sono stati assegnati normalmente. Come è possibile?  La risposta arriverà dalla federazione solo dopo le celebrazioni sul podio: i piloti, pur avendo percorso circa la metà dei giri previsti, sono giunti alla bandiera a scacchi e quindi la gara si deve considerare “completa”. Il dimezzamento dei punti infatti si applica solamente nel caso di gara sospesa senza poi venire ripresa. Questa è solo l’ultima di una serie di decisioni controverse che hanno caratterizzato la FIA negli ultimi tempi e che ha scaldato ancor di più un paddock già rovente per il processo alla Red Bull a seguito di accuse di infrazione del Cost Cap. Ma ormai i numeri parlano chiaro: Max Verstappen è due volte campione del mondo!