I NUMERI STORICI DEL MOTOMONDIALE

IL 46 DI VALE

Non servono presentazioni: Rossi, che da solo è più popolare della MotoGP in sé, ha reso il 46 un vero e proprio brand. Lo ha scelto perché era stato usato, a suo tempo, anche dal padre Graziano. La Dorna (organizzatrice della MotoGP) ha deciso, dopo il ritiro di Vale dalla MotoGP a 41 anni, di ritirare l’iconico numero. La cerimonia ha avuto luogo al Gran Premio d’Italia, al Mugello, il 28 Maggio 2022. Al Gran Premio d’Olanda 2013, Rossi ha ottenuto la sua 46esima vittoria nella classe regina interrompendo un digiuno durato 46 gare.

Rossi vittorioso dopo il GP di Malesia 2009: è arrivato “solo” terzo, ma si è laureato campione del mondo per la nona volta con una gara di anticipo.

KEVIN SCHWANTZ E IL 34

Ci troviamo in un’affollata conferenza stampa, nel ‘95, e Kevin Schwantz annuncia in lacrime il suo ritiro, dopo dieci anni sempre al massimo, per via di un infortunio al polso. Il pilota texano ha fatto appassionare chiunque con le sue staccate al limite ed i numeri da rodeo. Schwantz è riuscito a laurearsi campione della classe 500 solo nel 1993. Il caratteristico 34 lo ha accompagnato per tutta la carriera, tranne nel ‘94 quando ha usato l’uno, in quanto campione del mondo uscente. Dopo il suo addio si scelse di ritirare il 34.

Schwantz in azione al GP del Giappone ‘93.

SUPERSIC E IL 58

Marco Simoncelli era destinato secondo molti a diventare uno dei migliori della MotoGP. Il romagnolo non ha potuto laurearsi campione in MotoGP, tuttavia nel 2008 vinse il campionato della 250 a Sepang. Sulla stessa pista il 23 Ottobre 2011 perse la vita a causa di un incidente. Il grande dolore per la sua perdita spinse la Dorna a ritirare il suo numero amuleto, il 58, dal motomondiale. Prima del gran premio di Valencia, ultima gara del 2011, tutti i piloti del motomondiale fecero un giro di pista in suo onore. La moto del Sic fu affidata a Kevin Schwantz.

La foto più iconica: Il Sic dopo la vittoria nella 250, il 19 ottobre 2008.