EDITORIALE

Vi presentiamo con orgoglio il primo numero di The Mask XI.
Siamo impazienti di condividere tante novità e tanti nuovi temi, e altrettanto felici di mostrarvi un nuovo giornalino, una nuova redazione ed un nuovo volto, la portafortuna “Maskette”, che ci accompagnerà per tutto il corso dell’anno.
Prima di avventurarci in ciò, ci teniamo però a ringraziare chi non è più parte della redazione ma che ha contribuito a far divenire The Mask, un piccolo capolavoro.
Questo mese vi portiamo alla scoperta del mondo intero, dall’Italia all’Australia fino in Giappone, per offrirvi un assaggio della varietà che lo caratterizza e per raccogliere la sfida della sua condivisione. Infatti, nulla di ciò che succede in uno stato, nemmeno se dall’altra parte del mondo, riguarda questo in modo esclusivo e niente ci dovrebbe essere indifferente: tecnologia, arte, ambiente, religione, diritti umani… sono tutte tematiche che attraversano lo spazio e il tempo e giungono fino a noi. I cambiamenti che avvengono in un singolo stato influenzano di fatto tutto il globo (in positivo o in negativo): sorge quindi la necessità di ipotizzare metodi nuovi o alternativi per pensarli e gestirli.
Senza aver la presunzione di trattare sistemi complessi, riteniamo interessante parlare della teoria dell’effetto farfalla.
Il mondo del cinema è rimasto affascinato da questa teoria fisico- matematica e si è sforzato di rappresentare le conseguenze globali di una minima variazione locale: “Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo” – The Butterfly Effect.
Buona lettura!

Andrea Cenati