Team cenone della vigilia o pranzo natalizio? Regali la sera prima o la mattina stessa?
A qualunque squadra apparteniate, suppongo che la tavola imbandita non manchi mai, specialmente per panettoni e pandori. A Natale abbuffarsi è un imperativo e si sa, per le occasioni importanti occorre cucinare al meglio, e se si vuol far centro con le pietanze le materie prime devono essere le migliori; per questo il pranzo di Natale (sì, sono team pranzo e regali spacchettati la mattina stessa) è dispendioso in termini economici e di tempo si consuma molto, forse troppo. Molte portate, tante leccornie, troppo cibo… inevitabilmente qualcosa avanza.
Si stima che il 5% del cibo acquistato proprio per Natale non venga consumato, ciò si traduce in circa un quintale di cibo, 2,1 tonnellate di CO2 emesse inutilmente. Gli avanzi non sono considerati in questa indagine, poiché vengono facilmente consumati i giorni successivi oppure vengono congelati; solo una piccolissima parte, circa l’1% viene effettivamente gettata.
Non c’è un’alternativa a tutto questo? Prima tra tutte vi è la programmazione con largo anticipo: decidere il menù in anticipo così da organizzarsi meglio con la spesa e con le preparazioni; so che può sembrare altisonante se associata alle feste, ma “less is more” se si vuol esser sostenibili è sempre l’opzione migliore; inoltre anche donare gli avanzi alle associazioni caritatevoli è un’ottima alternativa, specie nelle festività, quando queste diventano uno dei pochi luoghi ancora aperti per i più bisognosi.
Perché ostinarsi a buttare quando si può donare? Qual è il vero spirito del Natale se non la carità, l’altruismo, la bontà? La nostra società sta davvero diventando sempre più egoista?
Spero di no, anzi, mi auguro il contrario, soprattutto durante le feste, perché è solo quando si ha tanto che si capisce ciò che davvero conta.