Il giorno di Natale, Matt e Joe si trovano in una casetta sperduta in una pianura innevata lontana dalla civiltà , all’alba dell’ennesima giornata di lavoro.
Tuttavia, accade qualcosa di diverso dal solito: Matt decide di raccontare a Joe la ragione per la quale ha accettato quel lavoro e procede, tramite un flashback, a ricostruire i macabri eventi che l’hanno portato fino a lì, tra cui l’omicidio di un ragazzo e una strana tecnologia in grado di creare delle copie digitali delle persone.
All’orrore della storia di Matt segue il racconto di Joe, che si presenta con vesti ancora più raccapriccianti e che sfocia in una conclusione in grado di lasciare tutti a bocca aperta, come d’altronde in ogni episodio di Black Mirror degno di nota.
Con un incipit in medias res e un climax che non lascia respiro, Bianco Natale è senza dubbio uno degli episodi più riusciti di una serie che, comunque, ci ha sempre abituati bene.
Fin dalla prima scena i registi di Black Mirror ci calano in una dimensione quotidiana e, tuttavia, avviluppata in un manto di mistero.
Dietro al contesto natalizio si cela una storia angosciante, pregna di colpi di scena e momenti ad alta tensione, che tengono lo spettatore incollato allo schermo, bramoso di rispondere ai molti quesiti che l’episodio volutamente lascia irrisolti fino all’ultimo.
Black Mirror è l’emblema delle paure della società odierna, circondata da tecnologie sempre più all’avanguardia che, se da una parte spalancano la porta a molteplici opportunità , dall’altra costituiscono uno strumento potenzialmente dannoso.
L’intento di questa serie è mostrarci il lato oscuro della tecnologia, attraverso tante piccole storie sconnesse, con trame a sĂ© stanti, ma mai banali.
Perciò, se avete sempre desiderato vedere proiettata la gioiosa atmosfera natalizia in una storia distopica e tutt’altro che idilliaca, armatevi di una coperta calda, una bella tisana e preparatevi ad un Bianco Natale, giusto un po’ più macabro.